È più difficile stimare il costo di una casa sull’albero rispetto a una normale casa.

Per questo si fanno una serie di valutazioni (che tipo di albero/i, a che altezza, che età ha il cliente, la raggiungibilità del cantiere, la tipologia dei materiali) e poi si riesce a definire il costo reale.

Ad esempio, se dovessimo costruire in un bosco senza strade e su di un albero in un terreno con forte pendenza, non potremmo utilizzare impalcature, per cui la casa dovrebbe essere assemblata sull’albero solo con le tecniche del treeclimbing, con un costo più elevato rispetto ad una casa simile in posizione più accessibile

Vari fattori determinano le tempistiche: le dimensioni, l’altezza del piano di posa, l’accessibilità al cantiere.

I tempi si aggirano dai pochi giorni fino a un mese o due; spesso nel caso di grandi progetti realizziamo in laboratorio le intere pareti finite, complete di impiantistica e isolanti, per velocizzare i tempi di cantiere

Una casetta costruita in legno è abbastanza durevole: il legno è un materiale estremamente duraturo se preparato, utilizzato e conservato bene. Per questo a volte usiamo tecniche antiche come la bruciatura, oppure facciamo impregnare il legname in autoclave, o siamo noi stessi a trattare il materiale con i migliori impregnanti.

La durata dipende anche dalla salute e dalla durata della pianta, per cui prima di iniziare a costruire bisogna fare alcune indagini (VTA) per capire l’effettivo stato di salute della pianta.

Infine una buona accortezza per rendere i materiali più durevoli è quella di far defluire l’acqua piovana in modo tale che ristagni sulle pareti della nostra casetta il meno possibile.

Molto spesso ci capita di costruire in modo tale che la casetta e i suoi accessori (ad esempio: ponte tibetano, scala, tiranti,…) possano aiutare l’albero o gli alberi a sostenere il peso, e sovente è proprio la casetta a consolidare l’albero.

Ovviamente bisognerà costruire evitando grossi tagli o capitozzature, solamente piccoli tagli di ritorno possono alleggerire ed irrobustire la pianta stessa.

Leggi qui per approfondire le tecniche che usiamo per costruire le case sugli alberi.

Ogni realizzazione viene realizzata rispettando le norme di sicurezza che riguardano le altezze minime dei parapetti e la loro tipologia, del bancale di una finestra, altezza, larghezza e numero degli scalini, caratteristiche delle vetrate, altezza min. interna…

Se si tratta di casa abitabile verranno seguite le linee guida del comune di residenza. Tali normative spesso impongono parametri differenti per i bambini quando si opera in asili nido e scuole elementari. La struttura verrà certificata da un ingegnere; anche l’albero può essere certificato!

Lavorare su un albero è più difficile ed è sicuramente molto diverso dal lavorare a terra: a terra si lavora “camminando”, sull’albero invece ci si sposta appesi a un cavo, arrampicando o con una piattaforma mobile.

Lavorare su un albero porta ad avere molte più attenzioni che non lavorare a terra perché qualsiasi attrezzo potrebbe scivolare e cadere, rischiando pericoloso incidenti e rallentando l’iter di costruzione per riportare gli oggetti in mano all’operatore.

Inoltre anche le tecniche costruttive sono assai diverse perché devono far fronte a diversi possibili pericoli: ad esempio una casa a terra deve resistere bene ai terremoti mentre una casa sull’albero deve resistere bene ai forti venti.

Le case sugli alberi sono rivolte a tutti coloro che hanno un giardino e che amano la natura, soprattutto a coloro che hanno conservato ancora uno spirito da bambini.

La maggioranza dei nostri clienti è di mezza età con figli giovani, in grado di poter fare un investimento economico nella consapevolezza che i figli lo godranno per tutta l’infanzia, l’adolescenza e anche da adulti.

Anche il settore turismo ha sempre di più un ruolo importante. In questi ultimi anni si sente spesso parlare di turismo esperienziale e finalmente alcune regioni come Veneto, Piemonte e Provincia Autonoma di Trento, hanno inserito nei loro regolamenti edilizi la tipologia costruttiva di “Casa sull’albero”, per cui anche alberghi , campeggi, B&B, possono integrare la loro offerta turistica facendoci costruire anche più unità abitative nello stesso contesto.

Diciamo che da un punto di vista tecnico e tecnologico tutto si può realizzare e volendo potrebbe non esserci un vero limite fisico per la costruzione.

Bisogna però tener conto del l P.R.G. del comune di appartenenza perché con travi in lamellare oppure in acciaio, si potrebbero allargare notevolmente le dimensioni dell’impianto. Ben vengano progetti complicati, su più alberi, su più piani di imposta. Ogni limite possibile per noi rappresenta l’ennesima sfida da affrontare e superare.

Mentre ci sono alcuni alberi che sono da scartare per uno stato di malessere o per il tipo di albero che non consente un carico in eccesso, la maggior parte degli alberi, con l’aiuto di pilastri, tiranti o consolidamenti, può ospitare una casa sull’albero.

Ovviamente conifere, querce , faggi, noci, alberi d’alto fusto in genere, sono gli alberi più facili su cui intervenire.
Abbiamo costruito perfino su albero di caco e di fico anche se non sarebbero idonei, ma con gli opportuni accorgimenti si possono superare i limiti fisici della pianta stessa.

In commercio si trovano e utilizziamo principalmente il larice che ha una buona resistenza agli agenti atmosferici e al tempo; l’abete massiccio o lamellare eventualmente impregnato a mano o in autoclave, il pino impregnato, il castagno (il più durevole, ma il più pesante), legni come castagno, larice, abete e pino bruciati con la fiamma, spazzolati e poi impregnati.

Si possono utilizzare anche legni più pregiati con buona resistenza all’acqua, come il rovere e il teak.